La domanda che viene sempre fatta a chi raccoglie tartufi è sempre la stessa: Come conservare il tartufo?
Il tartufo nero è uno dei prodotti della terra più prelibati e delicati in assoluto.
Ogni tartufo nero non è uguale ad un altro, soprattutto se si contano i diversi tipi di tartufo nero che esistono e che crescono nelle nostre terre
E’ un prodotto spontaneo che cresce solo tramite alcune condizioni climatiche, sotto alcuni tipi di albero e non si può decidere il peso o la forma da far raggiungere al prodotto.
In molti casi, nell’ andare a tartufi, soprattutto se si trovano pezzature molto ampie, la conservazione è importante, se non fondamentale. Infatti, vi permetterà di mantenere tutte quelle caratteristiche che rendono il tartufo nero, il vero e proprio re della terra.
Ovviamente, prima di passare alla conservazione è importante imparare alla perfezione come pulire il tartufo nero per evitare lo sviluppo di batteri che possano rovinare il prodotto.
[toc content=”.entry-content”]Ecco i principali metodi di conservazione del tartufo nero
Nonostante ci siano metodi che risalgono a tradizioni famigliari e usanze popolari, con la refrigerazione e altre tecniche dell’era moderna i metodi sono cambiati.
Vediamo ora i processi e dei piccoli trucchi nella conservazione del tartufo nero. Ovviamente dipendono molto dall’uso che vogliate fare del tartufo e in quanto tempo avete bisogno di conservarlo:
- in frigorifero
- in freezer
- sott’olio
come Conservare il tartufo nero in frigorifero
Il frigorifero è sicuramente il metodo per mantenere una soglia di temperatura che non vada a deteriorare il prodotto.
Sebbene possa essere una soluzione assoluta, il tartufo nero deve essere comunque protetto dal freddo ed i metodi per farlo sono principalmente 2:
- avvolgerlo con in una garza
- metterlo dentro un canovaccio
- avvolgerlo in carta da forno assorbente
In tutti i casi avremo bisogno di controllare il livello di umidità anche una volta al giorno. In caso di copertura troppo umida, sarà necessario sostituirla con una pulita ed asciutta.
Un altro metodo è quello di conservarli nelle modalità indicate, ma inserendo il tartufo nero avvolto in un barattolo di vetro chiuso ermeticamente.
E’ bene sapere, però, che la conservazione del tartufo nero in frigorifero ha una durata che varia tra i 6 ed i 10 giorni. Dopo questo termine, non sono garantite tutte le qualità olfattive e gustative del fungo.
come Conservare il tartufo nero in freezer. Il tartufo nero si può congelare?
Questa domanda viene spesso posta quanto si hanno di fronte grosse pezzature di tartufo nero. La risposta a questa domanda è si…e no.
Per mantenere un’integrità del prodotto sarebbe opportuno consumarlo nel più breve tempo possibile.
Ovviamente, un’alta pezzatura di tartufo può essere difficile da consumare nell’immediato.
A volte la soglia di conservazione dei 10 giorni in frigorifero non è sufficiente. Il freezer può ovviare questa mancanza e allungare le tempistiche di conservazione.
Attenzione però, perché le caratteristiche al momento dello scongelamento saranno in qualche modo perse per via delle reazioni con il freddo intenso.
Prendete questa frase come consiglio personale: usate questo metodo come ultima spiaggia per consumare un prodotto eccellente.
La conservazione del tartufo bianco è la stessa del tartufo nero. Ovviamente è scosigliabile a livello morale la conservazione di un prodotto così prezioso e delicato. cit
come Conservare il tartufo nero sott’olio
Ultima, ma sicuramente non in ordine di rilevanza, conservare il tartufo nero sott’olio è un’alternativa valida ed efficace per la conservazione a lungo termine.
In base ai gusti si può decidere di conservare il tartufo lavato e pulito in olio extravergine d’oliva o in olio di semi di girasole.
Il ph e la grassezza dell’olio andrà a proteggere il tartufo nero da tutti i possibili attacchi di batteri e dallo sviluppo di muffe.
ATTENZIONE però: in ambito casalingo la conservazione sott’olio è assolutamente da evitare; Per ottenere la giusta e corretta conservazione sott’olio occorre affidarsi alla tecnologia con strumentazione di ultima generazione quali l’Autoclave, unica alleata per ottenere la sicurezza in ambito alimentare.
La scelta dell’olio è personale, anche se l’olio di semi, dal sapore più “leggero” non intacca profumi e gusti del nostro delicato amico tartufo.
Io ad esempio ho creato questi due prodotti per avere un prodotto di qualità con un conservazione annuale.
Creando e lavorando con molta cura i miei tartufi raccolti nel Monferrato, in Piemonte, cerco ogni giorno di mantenere certi standard; Il mantenere un tartufo nero pulito e contaminato il meno possibile da atri ingredienti, vi potrà far gustare un prodotto che non ha perso le sue caratteristiche che lo rendono fenomenale.
Se vuoi venire a trovarci e scoprire come raccogliamo i tartufi che lavoriamo, partecipa a Tartufaio per un giorno. Potrai degustare i nostri tartufi ed avere una degustazione dei vini del Monferrato.
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